Cos’è l’UCID
L’UCID è l’Unione Cristiana Imprenditori Dirigenti.
L’UCID è stata fondata nel 1947 a Genova, la Sezione di Parma ha visto la luce il 5 maggio 1951. Sul fondamento dell’Azione Cattolica nella ricostruzione del dopoguerra, si è articolata come attenzione ad ambiti specifici della società per portarvi il fermento cristiano.
È una modalità di essere cristiani, che si caratterizza nel perseguire due finalità: fedeltà a Dio e fedeltà agli uomini, assumendo le caratteristiche dell’ambiente nel quale si opera. Il cristiano laico sa di dovere più di ogni altra vocazione nella Chiesa vivere una doppia fedeltà: al Vangelo con la sua proposta esistenziale ed alla categoria sociale alla quale appartiene, assumendone le responsabilità verso la comunità.
In estrema sintesi, la vocazione laicale nella Chiesa esige, in modo paritetico, la santità e la competenza. La santità, senza la fedeltà ai talenti ricevuti, espone al fondamentalismo ed alla fuga nel privato. La competenza, separata dall’orientamento che proviene dalla fede, rischia di scadere nella presunzione e nella mancanza di solidarietà.
Uno punti focali o meglio delle “parole programmatiche” che caratterizzano il pontificato di papa Francesco è indubbiamente il suo richiamo insistente perché la nostra sia “una Chiesa in uscita”, cioè non ripiegata su sé stessa, ma proiettata nel servizio della famiglia umana. Per questo infatti Cristo Gesù l’ha voluta e la sostiene: perché porti ad ogni generazione il lieto annuncio del Regno. Tra le varie componenti dell’associazionismo cattolico in Italia un posto spetta all’UCID, sia storicamente che per identità propria.
Caratteristiche dell’Associazione
L’Associazione è costituita da cristiani laici che riconoscono nel momento associativo un valore sostanziale per vivere la propria appartenenza alla Chiesa e la propria vocazione. Scopo primario dell’Associazione è promuovere una rete di reciproca collaborazione per aiutare il socio a realizzare nell’attività svolta la specificità propria del laico cristiano: “cercare il regno di Dio trattando le cose temporali e ordinandole secondo Dio’ (LG 31) Ed ancora: “I Laici devono assumere il rinnovamento dell’ordine temporale come compito proprio e in esso, guidati dalla luce del Vangelo e dal pensiero della Chiesa e mossi dalla carità cristiana, operare direttamente e in modo concreto (Apostolicam Actuositatem 7).
Principi ispiratori
Pertanto, i costanti riferimenti ai quali l’UCID si ispira sono il Vangelo e la dottrina sociale della Chiesa, sia per la formazione spirituale dei propri Associati che per la testimonianza dei valori cristiani nella società. Nella continuità ininterrotta della sua tradizione, l’UCID ribadisce come suoi fondamentali principi etici ispiratori e di riferimento:
- La centralità della persona umana, la salvaguardia e la promozione della sua crescita, creatività e dignità, considerando ogni uomo come fratello in Cristo e figlio del Padre comune;
- L’equilibrato utilizzo dei beni della terra, in continuazione con l’opera del Creatore e nel rispetto dell’ambiente naturale, sia per le generazioni presenti che per quelle future;
- Il sano e corretto esercizio dell’impresa e della professione, come obbligo sia verso tutti i soggetti coinvolti nell’impresa e nella professione stessa, sia verso la società e come adempimento del precetto evangelico di mettere a frutto, per il bene di tutti, i talenti affidati dalla Provvidenza;
- La ricerca del profitto non fine a sé stesso, ma quale condizione per la continuità della vita dell’impresa;
- La consapevolezza che, seppure non solo in esse, nell’impresa e nella professione si crea e si esprime il lavoro nel suo duplice aspetto: procurarsi i mezzi per il sostentamento personale e della famiglia ma anche “l’ambito di un multiforme sviluppo personale dove si mettono in gioco molte dimensioni della vita” (Laudato Sii 127).
- La propagazione del Vangelo e dei valori cristiani nella società in coerenza con il ruolo missionario che la Chiesa affida ad ogni fedele, quale lievito e fermento, attraverso una testimonianza che ricerchi il dialogo e la condivisione.
- Il progresso economico e sociale dei diversi livelli di comunità di cui l’impresa fa parte, con il più ampio ricorso alla sussidiarietà in un’ottica di servizio, leggendo la realtà nell’ottica della “ecologia integrale” ripetutamente espressa da Papa Francesco.
Da questi presupposti quindi nascono le peculiari caratteristiche della vocazione dell’imprenditore, professionista, dirigente:
- Formazione continua, competenza professionalità nel settore specifico di attività;
- Responsabile assunzione del rischio proprio dell’impresa e l’esercizio dell’attività guidata dal primato della coscienza cristianamente formata;
- Capacità di giudizio e discernimento per leggere la realtà nel profondo, realizzando la “contemplazione nell’azione”;
- Spirito di servizio nell’esercizio del potere e dell’autorità e nel corretto utilizzo dei beni.